Carlo III, quanto è ricco il re
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Più che “God save the king” ,sarebbe più opportuno dire “Gold save the king”. Se mai dovesse trovarsi in difficoltà, re Carlo III d’Inghilterra non avrebbe bisogno di scomodare il padreterno: a correre in suo aiuto sarebbe il conto in banca. Secondo il calcolo del Sunday Times, che pubblicherà presto la classifica annuale delle persone più ricche della Gran Bretagna, il patrimonio del monarca ammonta infatti a 600 milioni di sterline.

Il figlio di Elisabetta II, che sarà incoronato nell’abbazia di Westminster il prossimo 6 maggio insieme alla regina consorte Camilla nel corso di una sfarzosa cerimonia che peserà interamente sulle casse del governo, apparirà nella speciale graduatoria del giornale britannico tra i primi 250, sopravanzando, tra gli altri, David e Victoria Beckham ed Elton John, anche al netto dei possedimenti della corona inglese, la cui stima supera i 22 miliardi di sterline.

I conti:

  1. Le fortune del re
  2. Affitti e altro
  3. Benefici fiscali

Le fortune del re

Le ricchezze personali di re Carlo III, che superano quasi del doppio quelle della defunta madre, il cui patrimonio era di 370 milioni, sono frutto soprattutto delle sue proprietà reali, i ducati. Sul territorio del regno ce ne sono due, quello di Lancaster e quello di Cornovaglia. Se del primo si occupa il monarca regnante, il secondo è invece curato dall’erede al trono, con le sue proprietà agricole, commerciali e residenziali, corredate da un portafoglio di investimenti.

Fino alla sua ascesa al trono, a settembre 2022, l’attuale sovrano ha dunque curato il secondo. L’ha fatto con parsimonia e spirito imprenditoriale, due doti che i suoi sudditi e gli addetti ai lavori gli riconoscono da sempre, in misura maggiore dopo il suo costoso divorzio da lady Diana nel 1996. Carlo III è da sempre raccontato dai tabloid come un risparmiatore modello: spegne sempre le luci quando esce da una stanza, utilizza spesso abiti già indossati e non butta mai via un paio di scarpe prima di averle consumate.

Così il re sarebbe riuscito, tra il 2011 e il 2022, ad aumentare i profitti annuali del ducato di Cornovaglia del 42,6%, portandoli a 25,4 milioni di sterline e incassando quindi più o meno 212 milioni. Peraltro, sebbene non fosse dovuto a farlo poiché tali entrate non erano soggette all’imposta sul reddito, il sovrano ha deciso di pagarla lo stesso sin dal 1993.

Affitti e altro

Altri introiti del ducato sono rappresentati dagli affitti di proprietà commerciali sparse tra Londra, Milton Keynes e Cornovaglia, che hanno portato nelle casse del re circa 16 milioni di sterline dal 2013 a oggi. Sua maestà ha inoltre effettuato investimenti immobiliari e messo su progetti di sviluppo sostenibile tanto nel Dorset, quanto nella stessa Cornovaglia.



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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-04-25 08:00:00 ,

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